
Carrozze e carretti d’epoca per ogni
Febbraio 24, 2022
Eventi con Cavalli e Carrozze
Febbraio 24, 2022I carretti sono uno dei simboli della tradizione siciliana, tra i più famosi in tutto il territorio ma anche all’estero, questi venivano impiegati per il lavoro e tendenzialmente erano adibiti al trasporto delle merci. Sono stati utilizzati fino al XIX secolo e solo nel ventesimo secolo inoltrato sono stati progressivamente sostituiti da prodotti motorizzati. La particolarità è il fatto che sono realizzati con diverse tipologie di legno anche molto pregiato e con decorazioni pittoriche che lo rendono veramente unico e inimitabile. Proprio per questa loro estetica così particolare sono diventati un simbolo folkloristico e anche una grande rappresentazione di arte e artigianato. Oggi sono tra i maggiori simboli dell’iconografia di questa terra realizzati con una parte chiamata pianale di carico e una parte posteriore comunemente conosciuta come mascella su cui poi veniva fissata la restante parte del carretto.
Proprio quest’ultima parte era rimovibile quindi c’era una struttura pratica pensata per le operazioni di carico e scarico. La grafica che si vede sogni carretto è unica e soprattutto molto particolare perché va a raccontare delle scene di vita quindi i pannelli che si vedono solitamente sono 6 e posti lateralmente hanno una valenza storica incredibile. Molto spesso si trovano in legno intagliato che permette di capire anche qual è la datazione del carretto, si possono avere delle sponde differenti ovvero delle storie tipiche: solitamente quelle più famose sono quella palermitana, quella catanese e quella in stile vittoria. Le ruote sono composte da dodici raggi e talvolta sono arricchite con degli intagli fatti a mano. Il carretto ha una valenza univoca in base al luogo dove viene prodotto ad esempio nei carretti realizzati a Palermo solitamente ci sono delle sponde trapezoidali con delle decorazioni che hanno sempre un richiamo geometrico e sono tendenzialmente con tutte le colorazioni del giallo.
Tra i temi che vengono maggiormente rappresentati ci sono quello cavalleresco ma anche quello di tipo religioso. I colori che si trovano usati di frequente sono il rosso, il verde, il giallo. Nel modello catanese invece ci sono delle sponde tendenzialmente di tipo rettangolare con una forte cromia del rosso e soprattutto per ricordare la lava dell’Etna con storie che raccontano questo tipo di vita quotidiana. Le decorazioni sono più ricercate rispetto a quelle palermitane e anche un po’ più chic. Per quanto riguarda lo stile vittoria del carretto invece questo è molto simile a quello catanese e quindi viene realizzato soprattutto con uno sfondo rosso ma con tonalità molto più scure e con quadri che sono decorati con un tratto molto netto quindi si distinguono facilmente. Ad oggi sono rari i maestri che continuano ad intagliare il carretto siciliano e per questo gli artigiani che ancora oggi si occupano di queste realizzazioni hanno delle competenze specifiche e una storia molto lunga alle spalle.
La cosa particolare è che la loro creazione non richiede un solo tipo di lavoro ma molteplici specialisti poiché è necessario l’artigiano che lavora il legno ma anche il fabbro che si occupa della ferratura delle ruote e di tutte le parti metalliche poi c’è il pittore che si occupa di raffigurare i quadri e quindi c’è una cooperazione di molteplici personalità che intervengono per dare vita a queste opere artistiche uniche nel loro genere. Le carrozze sono un mezzo che si è diffuso ampiamente ed è stato utilizzato fino al XIX secolo con grande successo fino a quando non si sono poi affermate le automobili. Ogni tipologia di carrozza è diversa dall’altra e infatti ognuna di esse viene realizzata per uno specifico utilizzo: c’è quella chiusa che ha la funzione di rappresentanza ed è denominata berlina oppure quella coupé che ha solo due posti oppure quella aperta per godere del clima cioè il calesse poi ci sono quelle con delle capotte più o meno estensibili e anche quelle più moderne.
Le carrozze sono trainate solitamente da uno o più cavalli a seconda del loro peso e della loro struttura e possono trasportare da due o più passeggeri. Già nella Preistoria venivano utilizzati degli strumenti molto simili alle carrozze e poi durante la civiltà romana si sono sviluppati i carri a trazione animale e poi si sono affermate le vere e proprie carrozze come le conosciamo oggi con tantissime caratteristiche strutturali diverse e l’Italia in questo senso è diventata una produttrice di punta di questi mezzi di trasporto.